Neuroma di Morton
Cosa è
Per Neuroma di Morton si intende una sofferenza del III nervo digitale comune, un nervo esclusivamente sensitivo che innerva il 3 e 4 dito del piede causata da microtraumi cronici nel punto di passaggio tra le teste di III e IV metatarsale. Meno frequentemente esistono neuromi negli altri spazi intermetatarsali.
Neuroma di Morton: da cosa deriva?
Il Neuroma di Morton si sviluppa in seguito a microtraumi compressivi che, nel tempo, portano alla formazione di tessuto fibroso all’interno del nervo e quindi ne aumentano le dimensioni. Passando fra le teste dei metatarsi il nervo, così ispessito, viene compresso e da qui la sintomatologia. Le cause di questi microtraumi possono essere ricercate nella conformazione del piede, alluce valgo, piede piatto o piede cavo, sono tutte condizioni che si associano a un problema di appoggio dell’avampiede.
Capita di sentir riferire che il Neuroma di Morton sia una malattia collegata alle calzature indossate dai pazienti, ma è una condizione che ci verifica raramente nella pratica clinica, in quanto scarpe con tacchi alti o punta particolarmente ristretta non sempre sono la causa principale, possono però aggravarne la sintomatologia.
Quali sono i sintomi del Neuroma di Morton?
Ma da cosa si distingue il Neuroma di Morton rispetto ad altre metatarsalgie? Lo riconosciamo subito da un dolore trafittivo, simile a una scossa elettrica, associato soprattutto all’appoggio del piede, che si irradia verso le dita e da cui spesso il paziente trova sollievo solo togliendosi le scarpe. Il dolore, tuttavia, non è costante, ma si alterna a momenti (anche giorni) asintomatici e può comparire anche associato formicolio, o con il piede a riposo, persino mentre si sta dormendo.
Le possibilità di cura, dalla terapia conservativa alla chirurgia.
Le terapie per il Neuroma di Morton possono essere in un primo momento conservative e, dunque, non necessitare il ricorso alle procedure invasive e mini-invasive. Parliamo per esempio di farmaci antinfiammatori, oppioidi minori e cortisonici per oss. Se, nonostante la terapia conservativa per oss la sintomatologia persiste per oltre 3 settimane si passa alle infiltrazioni cortisoniche mirate sotto guida ecografica, o dell’utilizzo di plantari che migliorino l’appoggio del piede e allevino la compressione sul nervo. Tuttavia, non sempre questo approccio porta a risultati definitivi, poiché il dolore tende spesso a ripresentarsi ed è sconsigliato riproporre troppo a lungo le infiltrazioni cortisoniche.
Il trattamento che si predilige in questi casi è quello che si avvale di tecniche mininvasive.
Dunque in condizioni ambulatoriali, previo campo sterile e sotto continua guida ecografica si visualizza la formazione neuromatosa e si infiltra la cute tra metatarsi con anestetico locale. Attraverso la piccola area anestetizzata, sempre sotto diretta guida ecografica si inserisce un ago speciale molto fine che viene portato all’interno della stessa formazione. Controllato il corretto posizionamento dell’ago/sonda di Radiofrequenza si procede alla demolizione del nodulo Neuromatoso tramite il calore sprigionato dalla Radiofrequenza, oppure si potrebbe distruggere lo stesso Neuroma tramite imbibizione della massa con etanolo a 96°, si tratta della altrettanto efficace alcolizzazione del Neuroma di Morton. La procedura risulta sicura, semplice ed efficace in grado di controllare la sintomatologia per alcuni anni. Eventuale ricaduta e sempre meno dolorosa rispetto alla prima comparsa e semplicemente si può replicare la stessa procedura di prima per controllare la sintomatologia inviando a questo punto il malato da uno specialista posturologo e podologo per eventuali modifiche della postura e delle calzature.